Bessone, Luigi2021-06-282021-06-282020-08-01Acta Classica Universitatis Scientiarum Debreceniensis, Vol. 47 (2011) , 139–1550418-453Xhttps://hdl.handle.net/2437/317312La risposta di Cesare all’acclamazione a re si presta a due interpretazioni: o voluto gioco di parole sul cognomen Rex, proprio della gens Marcia (così le fonti greche ed espressamente Appiano), oppure messaggio di Cesare a sottolineare la sua superiorità sui re, alleati o vassalli del popolo romano. L’analisi delle testimonianze relative agli ultimi anni di Cesare porta alla seconda interpretazione, rettificando chi la ritiene formatasi con l’andar del tempo, a partire dai Flavi, che non possono più invocare la discendenza diretta, sostenendo invece che tale valenza fu conferita al cognomen dallo stesso dittatore.application/pdfCesarecognomendittatorereNon re ma CesarefolyóiratcikkOpen AccessActa Classica Universitatis Scientiarum DebreceniensisActa Classica Universitatis Scientiarum Debreceniensis47Acta Class. Univ. Sci. Debr.2732-3390