Italy's role in carrying out the Danube Confederation project of 1862

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Debreceni Egyetem. Bölcsészettudományi Kar. Olasz Tanszék
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In the autumn of 1861, a French-Italian-Greek plan was prepared to make Balkan peoples rebel. The leaders of the Hungarian emigration, expecting an upcoming war, consulted on establishing an offensive and defensive alliance between Hungary, Croatia, Serbia, and Romania. Their aim was, as opposed to in 1848-49, to make the peoples of the Danube region fight against Vienna instead of Pest, thus helping Torino acquire Venice. Ignác Helfy published the essential elements of the emigration discussions in the Alleanza newspaper, edited by himself, titled “Il programma ungherese”, which became a success in the Italian press. The Tribuno newspaper, led by Marco Antonio Canini, besides disputing Alleanza, asked the paper to reveal everything they knew. Shortly thereafter, Canini visited György Klapka and they prepared the plan of the Danubian Confederation - which Victor Emmanuel II approved as well. Canini, preparing for his diplomatic tour in the Balkan region, visited Lajos Kossuth, who thought establishing a defence alliance would be more realistic in that political situation - but Canini convinced him that a confederation had to be created between the nations involved. Kossuth’s comments on Klapka and Canini’s plan were put on paper. However, Helfy indiscreetly published them in his paper, making it impossible for Canini to conduct successful diplomatic negotiations between the countries. Finally, Victor Emmanuel II, who originally wanted one of his relatives to be the ruler of the Greek Kingdom and the leader of the Confederation, withdrew from the plans for the rebellion, due to lack of French support.
  Nell'autunno del 1861 fu preparato un piano franco-italiano-greco per far ribellare i popoli balcanici. I leader dell'emigrazione ungherese, in attesa di una guerra imminente, si consultarono per stabilire un'alleanza offensiva e difensiva tra Ungheria, Croazia, Serbia e Romania. Il loro obiettivo era, al contrario, nel 1848-49, di far combattere i popoli della regione del Danubio contro Vienna anziché Pest, aiutando così Torino ad acquisire Venezia. Ignác Helfy pubblicò gli elementi essenziali delle discussioni tra gli emigrati ungheresi nel quotidiano Alleanza, di cui fu anche direttore, in un pezzo dal titolo "Il programma ungherese",  diventato un successo per la stampa italiana. Il Tribuno, guidato da Marco Antonio Canini, oltre a contestare l'Alleanza, chiese al giornale di rivelare tutto ciò che sapevano. Poco dopo, Canini visitò György Klapka e prepararono il piano della Confederazione Danubiana - che fu approvato anche da Vittorio Emanuele II. Canini, preparandosi per il suo tour diplomatico nella regione dei Balcani, visitò Lajos Kossuth, il quale pensava che stabilire un'alleanza di difesa sarebbe stato più realistico in quella situazione politica - ma Canini lo convinse che doveva essere creata una confederazione tra le nazioni coinvolte. I commenti di Kossuth sul piano di Klapka e Canini furono trascritti. Tuttavia, Helfy li pubblicò nel suo articolo, rendendo impossibile a Canini condurre con successo i negoziati diplomatici tra i paesi. Infine, Vittorio Emanuele II, che inizialmente voleva uno dei suoi parenti come sovrano del Regno greco e a capo della Confederazione, si ritirò dai piani per la ribellione, a causa della mancanza di sostegno francese
Kulcsszavak
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