Spiritualism and positivism in Luigi Capuana's short narrative
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Debreceni Egyetem. Bölcsészettudományi Kar. Olasz Tanszék
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Luigi Capuana believed in the immortality of the soul as conceived by theosophical theories, as well as in the perceptibility of the manifestations of the spirits. At the same time, his short stories and essays reflect his faith in the positivistic approach and in experimental sciences. During a period that sees the proliferation of seances evoking spirits, Capuana writes his only four short stories that depict the perceptible manifestation of a ghost. In Creazione (1901), La evocatrice and Forze occulte (1902), and Un vampiro (1904), the spirits appear and show a noticeable originality when compared to the ones that haunt contemporary ghost stories. By examining the structure of the mystery through Freud’s “uncanny”, and by exploring the content of the stories through Capuana’s key science concepts, the analysis will demonstrate how the subtraction of mystery as well as the reflection on science create a common literary ground where Spiritism and Positivism can surprisingly coexist. On that ground, the scientific openness to the discoveries of the Twentieth Century emerges with the strength of reassuring ghosts.
Luigi Capuana credeva nell'immortalità dell'anima come concepita dalle teorie teosofiche, nonché nella percettibilità delle manifestazioni degli spiriti. Allo stesso tempo, i suoi racconti e saggi riflettono la sua fiducia nell'approccio positivistico e nelle scienze sperimentali. In un periodo che vede il proliferare di sedute spiritiche evocatrici di spiriti, Capuana scrive i suoi unici quattro racconti che descrivono la manifestazione percettibile di un fantasma. In Creazione (1901), La evocatrice, Forze occulte (1902) e Un vampiro (1904), gli spiriti compaiono e mostrano una notevole originalità rispetto a quelli che infestano le storie di fantasmi contemporanee. Esaminando la struttura del mistero attraverso il "perturbante" di Freud ed esplorando il contenuto delle storie attraverso i concetti chiave della scienza di Capuana, l'analisi dimostrerà come la sottrazione del mistero e la riflessione sulla scienza creino un terreno letterario comune in cui lo spiritismo e il positivismo possono sorprendentemente coesistere. Su questo terreno emerge attraverso la forza di rassicuranti fantasmi l'apertura scientifica alle scoperte del Novecento.
Luigi Capuana credeva nell'immortalità dell'anima come concepita dalle teorie teosofiche, nonché nella percettibilità delle manifestazioni degli spiriti. Allo stesso tempo, i suoi racconti e saggi riflettono la sua fiducia nell'approccio positivistico e nelle scienze sperimentali. In un periodo che vede il proliferare di sedute spiritiche evocatrici di spiriti, Capuana scrive i suoi unici quattro racconti che descrivono la manifestazione percettibile di un fantasma. In Creazione (1901), La evocatrice, Forze occulte (1902) e Un vampiro (1904), gli spiriti compaiono e mostrano una notevole originalità rispetto a quelli che infestano le storie di fantasmi contemporanee. Esaminando la struttura del mistero attraverso il "perturbante" di Freud ed esplorando il contenuto delle storie attraverso i concetti chiave della scienza di Capuana, l'analisi dimostrerà come la sottrazione del mistero e la riflessione sulla scienza creino un terreno letterario comune in cui lo spiritismo e il positivismo possono sorprendentemente coesistere. Su questo terreno emerge attraverso la forza di rassicuranti fantasmi l'apertura scientifica alle scoperte del Novecento.
Kulcsszavak
Capuana; Spiritism; Positivism; uncanny; ghost, Capuana; Spiritismo; Positivismo; Fantastico; fantasmi