“I can't write English, not even Italian... give me any 'giobba'": the Italian emigrants in the theater of Nino Randazzo

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Debreceni Egyetem. Bölcsészettudományi Kar. Olasz Tanszék
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The paper examines the cultural, social and linguistic representation of Italians emigrated to Australia in the writing for the theatre of Nino Randazzo, a playwright of Aeolian origin, who emigrated to Melbourne in 1952, considered one of the most important and prolific authors in the context of the so-called “letteratura dell’emigrazione”, and more particularly the Italian-Australian literature in italian language. Of particular interest is the theme of cultural and social prejudices of Anglo-Australians towards people of Italian origin, labelled as ignorant, impossible to acculturate and to discipline, largely linked to criminal organizations, which mostly speak a mixed variety of Italian and English. Thus, in particular, in the comedy Il Sindaco d’Australia (1981), in which the stereotypical (but hilarious) image of the emigrant from the south of Italy, impulsive and ambitious, characterized on a linguistic level by the use of Italian-Australian terms; and in the comedy Victoria Market (1982), conceived by Randazzo as a protest against the tendency on the part of Anglo-Australians to build stereotypes towards Italian-Australians, in this case the one that Italian equals mafioso. Randazzo’s theatre, however, manages to distinguish itself from the works of the majority of first-generation Italian-Australian playwrights for its attempt to demystify such prejudices and clichés in an enjoyable way. It is in the choice of a popular tone of comedy, also achieved through the skilful mixing of more traditional Italian forms with Italian-Australian terms typical of the years in which the narrated events are set, that the specific aspects in this author lay.
L'articolo prende in esame la rappresentazione culturale, sociale e linguistica degli italiani emigrati in Australia nella scrittura per il teatro di Nino Randazzo, drammaturgo di origine eoliana, emigrato a Melbourne nel 1952, considerato uno degli autori più importanti e prolifici nel contesto della cosiddetta “letteratura dell'emigrazione”, e più in particolare della letteratura italo-australiana in lingua italiana. Di particolare interesse è il tema dei pregiudizi culturali e sociali degli anglo-australiani nei confronti delle persone di origine italiana, etichettati come ignoranti, impossibili da acculturare e disciplinare, in gran parte legati alle organizzazioni criminali, che parlano per lo più una varietà mista di italiano e inglese. Così, in particolare, nella commedia Il Sindaco d'Australia (1981), in cui l'immagine stereotipata (ma esilarante) dell'emigrante del sud Italia, impulsiva e ambiziosa, caratterizzata a livello linguistico dall'uso di termini italo-australiani; e nella commedia Victoria Market (1982), concepita da Randazzo come protesta contro la tendenza degli anglo-australiani a costruire stereotipi nei confronti degli italo-australiani, in questo caso quello del'italiano mafioso. Il teatro di Randazzo, tuttavia, riesce a distinguersi dalle opere della maggior parte dei drammaturghi italo-australiani di prima generazione per il suo tentativo di demistificare in modo divertente tali pregiudizi e luoghi comuni. È nella scelta di un tono popolare della commedia, ottenuta anche attraverso la sapiente mescolanza di forme italiane più tradizionali con termini italo-australiani tipici degli anni in cui sono ambientati gli eventi narrati, che risiedono gli aspetti specifici di questo autore.
Kulcsszavak
Nino Randazzo, migration literature, Italian-Australian theatre, comedy play, Italian stereotypes, Nino Randazzo, letteratura delle migrazioni, teatro italo-australiano, commedia, stereotipi
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