Lingua e genere

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Quando la società cambia, è necessario che anche la lingua si adatti, ma questi adattamenti non succedono senza pianificazione, entrambi di quelli fanno parte dell’area della politica linguistica. L’importanza della politica linguistica e il suo ruolo nel consolidamento di diverse ideologie verrà discusso nel primo capitolo, con un’attenzione specifica dedicata all’Italia. Il dibattito sulle questioni di genere e sul loro risvolto linguistico si è fatto sempre più pressante e intenso negli ultimi anni. Negli anni 80’, grazie ad un forte movimento femminista, le donne hanno finalmente iniziato a ricoprire diversi posizioni lavorative, diventando dottori, docenti e politici. Tuttavia, sebbene questi movimenti femministi abbiano stabilizzato i diritti fondamentali delle donne al livello giuridico, è molto difficile cambiare certi atteggiamenti che una società androcentrica porta in sé, e questi atteggiamenti discriminatori non risparmiano nemmeno l’uso della lingua italiana.Il secondo capitolo della tesi affronta un'area relativamente nuova della politica linguistica: la questione del sessismo linguistico. Una delle più grandi pioniere dell'uguaglianza linguistica in Italia è stata Alma Sabatini, che, nel suo lavoro Raccomandazioni per un uso non sessista della lingua italiana del 1986, ha proposto riforme linguistiche che avrebbero promosso l'uguaglianza di genere anche a livello linguistico. Nel terzo capitolo si esamina cosa e come l'italiano è riuscito a integrare e applicare le innovazioni linguistiche proposte da Sabatini quasi quarant'anni fa. Si usa il software di analisi del corpus Sketch Engine per analizzare i testi della stampa italiana e della legislatura. Per capire l’attualità dell’argomento, verranno citati personaggi importanti della politica italiana attuale, che rappresentano le opinioni di diversi gruppi sociali.

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Olasz, nyelvészet, gender
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